Stratagemmi in Architettura: Hong Kong a Venezia

Stratagemmi in Architettura: Honk Kong a Venezia

 

Evento collaterale della Biennale, fino al 27 novembre presso Campo della Tana a Castello

 

VENEZIA. Per chi si fosse trovato a passare da Campo della Tana, proprio di fronte all’ingresso principale della Biennale all’Arsenale, il giorno dell’inaugurazione del padiglione di Hong Kong in quella che è ormai da anni la sede della città-stato a Venezia, lo spettacolo non è mancato. La tradizionale danza dei leoni cinese ha, infatti, aperto la cerimonia di apertura di una presenza che, ispirata all’antico testo di strategia militare I 36 stratagemmi, ha proposto in questo caso Stratagemmi in architettura.

Il Leone di San Marco può comunque non allarmarsi perché non di strategie militari di conquista si tratta, bensì d’idee, proposte e, appunto, stratagemmi proposti da 17 giovani architetti e artisti per affrontare le sfide urbane e pubbliche che una città orgogliosamente fiera della propria specificità si trova a fronteggiare in questo millennio. Il riferimento all’antico trattato articolato in sei capitoli, ognuno composto da sei stratagemmi, è affascinante. Le sei strategie sono quelle per vincere, per trattare con il nemico, per attaccare, per affrontare molteplici possibilità (il caos) per battaglie di annessione e, infine, per le battaglie disperate.

Negli spazi veneziani, ben allestiti e articolati, i giovani strateghi – pardon, progettisti! – si misurano con temi di non minore difficoltà ma forse senza raggiungere i risultati di grande poesia dell’antico trattato. La formula, ormai logora da decenni di uso in tutte le rassegne di tutto il mondo, del tema affidato all’interpretazione di vari autori rischia qui di essere particolarmente frammentata e poco propositiva. Il Leone della Serenissima può continuare a vegliare tranquillo sulla laguna anche se in compagnia dei colleghi di Hong Kong.

 

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Autore

  • Alessandro Colombo

    Nato a Milano (1963), dove si laurea in architettura al Politecnico nel 1987. Nel 1989 inizia il sodalizio con Pierluigi Cerri presso la Gregotti Associati International. Nel 1991 vince il Major of Osaka City Prize con il progetto: “Terra: istruzioni per l’uso”. Con Bruno Morassutti partecipa a concorsi internazionali di architettura ove ottiene riconoscimenti. Nel 1998 è socio fondatore dello Studio Cerri & Associati, di Terra e di Studio Cerri Associati Engineering. Nel 2004 vince il concorso internazionale per il restauro e la trasformazione della Villa Reale di Monza e il Compasso d’oro per il sistema di tavoli da ufficio Naòs System, Unifor. È docente a contratto presso il Politecnico di Milano e presso il Master in Exhibition Design IDEA, di cui è membro del board. Su incarico del Politecnico di Milano cura il progetto per il Coffee Cluster presso l’Expo 2015

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