La ceramica italiana riconferma il suo valore
La conferenza stampa internazionale ha aperto come di consueto l’edizione 2019 di Cersaie, con lo sfondo dello storico Palazzo Re Enzo. Seconda come quantità prodotta dopo la Cina, la produzione italiana detiene un terzo del valore del settore, confermando una qualità reale e percepita
La conferenza stampa internazionale di apertura di Cersaie 2019 si è svolta il 23 settembre nello storico Palazzo Re Enzo, in pieno centro a Bologna.
Hanno portato i loro saluti in primo luogo il direttore generale di ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Roberto Luongo, che ha sottolineato l’importanza del Cersaie come biglietto da visita per il made in Italy e come risorsa fondamentale per l’Italia.
L’assessore regionale alle Attività produttive (e molto altro, abbreviamo per comodità di lettura) Palma Costi ha invece posto l’accento sulla rilevanza della manifestazione a livello regionale e sul circolo virtuoso che Regione Emilia-Romagna e Confindustria Ceramica hanno da tempo messo in atto puntando su formazione, innovazione e investimenti per far crescere questo settore manifatturiero; infine ha insistito sull’importanza della sostenibilità e sui risultati ottenuti in questo ambito dai produttori del nostro territorio.
La serata ha visto la partecipazione in forze di Confindustria Ceramica: moderati da Armando Cafiero, che ne è il direttore generale, ha visto interventi di Emilio Mussini, presidente delle attività promozionali, di Andrea Serri, responsabile della comunicazione e direttore della rivista “Cer Magazine”, e di Cristina Faedi, responsabile delle attività promozionali dell’associazione.
Tutti i numeri del settore
Mussini ha snocciolato i principali numeri che caratterizzano questo settore produttivo in Italia e all’estero: il maggiore produttore di piastrelle al mondo per quantità di materiale prodotto è attualmente la Cina con il 29% di milioni di mq prodotti; al secondo posto si colloca l’Italia, a pari merito con la Spagna, ciascun paese con il 15% di mq prodotti; al terzo posto troviamo l’India, con un 10% rilevante e in crescita.
A fronte di ciò, l’Italia riesce a produrre il valore in euro più elevato dell’intero settore: il 32%, rispetto al 23% della Cina, al 16% della Spagna e al 5% dell’India, segno di una percezione di elevata qualità di un prodotto che viene pagato in più rispetto ai principali competitor presenti sul mercato. Tutto ciò avviene, secondo il relatore, grazie ai crescenti investimenti effettuati, in particolare negli ultimi 5 anni, per migliorare la produttività del settore. L’industria ceramica italiana nel suo complesso nel 2018 ha generato un giro d’affari di 6.240 milioni di euro, di cui ben il 73% deriva dalle esportazioni. La metà circa dell’export viene venduta all’interno della UE, il 15% verso le Americhe, il 10% in Asia.
Le nuove tendenze
Faedi ha invece proposto un accostamento tra prodotto ceramico da rivestimenti e cibo, per evidenziare sia le eccellenze regionali in ambito gastronomico (tra cui il Lambrusco, le ciliegie di Vignola, l’aceto balsamico; ma anche lo chef modenese Massimo Bottura) che le tendenze più in voga tra le superfici ceramiche. Tra le ultime si segnalano: le cementine di nuova concezione, assieme alle lastre di grande formato (la più grande pare si chiami proprio “lasagna”), a piastrelle che si caratterizzano per particolari trattamenti superficiali o per accostamenti arditi di materiali o per tridimensionalità spinta o per colorazioni/texture innovative.
La comunicazione
Andrea Serri ha infine proposto 2 video, diretti dalla regista Francesca Molteni e realizzati in più lingue, destinati al mercato estero che evidenziano, da una parte, le principali caratteristiche del prodotto ceramico nazionale – sicurezza, durevolezza e stile – e, dall’altra, la versatilità delle superfici ceramiche, adatte anche a svariati usi esterni (superfici carrabili, rivestimenti di piscine, ecc.).
A fine serata si sono svolte le premiazioni per il miglior articolo apparso sulla stampa estera sul Cersaie (Ceramics of Italy Journalism Award 2019) e per il miglior distributore internazionale del prodotto italiano (Distributor Award 2019), andati rispettivamente ad una giornalista degli Emirati Arabi Uniti (Lara Mansur) e a 4 distributori di nazionalità svedese, tedesca, francese e italiana.
Nata a Padova, frequenta lo IUAV a Venezia dove si laurea nel 1997. Nel 1998 ottiene un Master in Energy and Sustainable Development presso la De Montfort University di Leicester (UK). Nel 2000 è a Bruxelles per un periodo di stage alla Commissione Europea (DG Transport and Energy). Successivamente si trasferisce a Bologna, dove si occupa di temi ambientali presso alcune pubbliche amministrazioni. Dal 2004 si iscrive all’Ordine degli Architetti della Provincia di Bologna, dove si impegna nel tempo in diverse Commissioni. Nel 2006 apre il suo studio, con un’attenzione rivolta principalmente ai temi della certificazione energetica e della sicurezza nei cantieri edili. Partecipa a concorsi di architettura e a bandi di pubbliche amministrazioni, conseguendo alcuni successi e piazzamenti. Membro negli anni di diverse CQAP. Collabora dal 2008 con “Il Giornale dell’Architettura”.