© Annamaria Lambri

Singapore: la città nella natura

Singapore: la città nella natura

WOHA architetti progettano con Salad Dressing un’oasi autosufficiente nel deserto, in cui 170 varietà di piante affermano i benefici della biofilia

 

Published 1 dicembre 2021 – © riproduzione riservata

Singapore, l’affascinante città-stato del sud-est asiatico, è presente ad Expo 2020 Dubai con un sorprendente padiglione, una vera e propria oasi nel deserto il cui tema è Nature. Nurture. Future.

Rappresenta un articolato esempio di Città nella Natura realizzato attraverso un giardino tridimensionale, un prototipo che dimostra la visione d’iniziative sostenibili e soluzioni urbane innovative. Parte del distretto “Sostenibilità”, è un’area di calma dove riconnettersi con la natura, a dimostrazione di come un sistema funzionale ecosostenibile possa essere efficiente anche in un contesto climatico estremo.

Il padiglione manifesta l’impegno e la lunga esperienza accumulata da Singapore nel campo della sostenibilità. Uno sforzo rivolto verso il futuro, dove lo spazio funge anche da incubatore d’idee per le città di domani. Presenta più di 170 varietà di piante (tra qui spicca il fiore nazionale di Singapore: l’orchidea Vanda Miss Joaquim), confermando il benefico apporto della biofilia a livello urbano e individuale.

 

L’approccio rigenerativo di WOHA architetti

Progettato da WOHA architetti Singapore, il padiglione presenta un approccio rigenerativo. Nonostante abbia un’estensione modesta rispetto ad altri, è una delle strutture più funzionali. Le varie aree sono articolate su livelli: Ground Garden, Galleria, Canopy Walk, Thematic Cones, Hanging Garden, Sky Market, Galleria, Solar Canopy.

Grazie ai 517 pannelli fotovoltaici in copertura, è energicamente autosufficiente (161 MW/h di energia prodotta). Un sistema solare di desalinizzazione permette di disporre di acqua potabile per l’irrigazione del sistema stesso (trattando circa 40 mc di acqua al giorno per irrigazione interna).

Al primo impatto, la struttura s’intravede tra i rigogliosi giardini verticali e sospesi, dove la flora è assoluta protagonista. Un laghetto per la fitodepurazione fiancheggia l’accesso ed è circondato da lussureggiante e variegata vegetazione. L’architettura viene protetta perimetralmente da palme e alberi ad alto fusto, al fine di garantire un maggiore controllo del microclima interno. Internamente non è infatti utilizzata aria condizionata. Al contrario, la ventilazione naturale, la struttura e la vegetazione permettono il controllo della circolazione naturale e del ricambio d’aria, con riduzione della temperatura fino ai 10°. Ventilatori nebulizzanti (dry mist fans) contribuiscono inoltre al mantenimento del comfort termico.

 

L’interno di Salad Dressing

Come già accennato, l’interno è un vero e proprio spazio verde tridimensionale in cui si viene avvolti da colori, suoni ed essenze. Un percorso emozionale composto da passaggi sospesi e scenari naturali di cui sono artefici gli architetti paesaggisti Salad Dressing. La tecnologia supporta questo articolato giardino, con minirobot capaci di raggiungere ogni punto della struttura e trasmettere informazioni sullo stato di salute delle piante.

Il percorso Canopy Walk è una rampa continua, a tratti sospesa, che si snoda tra coni di vegetazione (Rainforest Cone, City Cone, Flower Cone): elementi verdi scultorei al cui interno proiezioni e allestimenti sottolineano l’intrecciarsi della lunga relazione di Singapore con la natura. Interessante, ad esempio, l’esposizione di orchidee, dove una moltitudine di specie autoctone e l’intenso profumo rimandano immediatamente ai Singapore Botanic Gardens. Il percorso prosegue a spirale per il Rainforest Cone, snodandosi attorno a un fulcro centrale animato da sculture cinetiche richiamanti le foreste tropicali di Dipterocarpacee e i loro tipici semi alati.

Si raggiunge quindi lo Sky Market, la piattaforma finale al piano superiore dove si può godere di una vista panoramica, oltre che partecipare a iniziative organizzate nell’area a gradinata circolare. È presente anche una zona ristorazione con un sistema per minimizzare gli sprechi. Infine, da ricordare “Biomorphosis”, dinamico spettacolo di luci notturno che integra luci, piante e paesaggio sulla musica composta da Don Richmond.

 

Nature. Nurture. Future.
Cliente: Urban Redevelopment Authority (URA) Singapore
Completamento: 2021
Area: 1.550 mq
Architetti: WOHA
Architetti paesaggisti: Salad Dressing (SALD)
Ingegneria Strutturale: WEB Structures
Lighting Design: Light Collab LLP
Informazioni: https://www.expo2020dubai.com/en/understanding-expo/participants/country-pavilions/singapore; https://www.singapore2020expo.gov.sg/; https://woha.net/; https://www.saladlandscape.com/

 

Autore

  • Annamaria Lambri

    Laurea e Master in Architettura al Politecnico di Milano; Master in Hospitality Design alla Scuola Politecnica di Milano. Associate Professor e Outreach Coordinator al Dipartimento di Interior Design dell'American University in Dubai. Membro dell'American Institute of Architects, del Royal Institute of British Architects, dell'Interior Design Educators Council. La sua vasta esperienza progettuale include gli ambiti commerciali, residenziali e ospedalieri in Emirati Arabi Uniti, Italia ed Asia, oltre a mostre internazionali. Il suo campo di ricerca si concentra su human-centered design, spaziando dallo studio delle relazioni tra spazi educativi ed esperienza di apprendimento, allo studio di approcci didattici innovativi. La sua principale area d'interesse riguarda il design dell'ospitalità e le sue implicazioni, insieme alla ricerca sugli spazi ed usi innovativi

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